Siamo riuniti insieme formiamo una comunità e, con il canto di inizio, abbiamo espresso la gioia di stare insieme. Il sacerdote comincia la celebrazione: “Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen” Mediante il corpo e le parole, noi professiamo la nostra fede in Gesù Cristo: crediamo in Colui che ha sofferto per noi ed è risorto. È il segno, quindi, della Passione ma anche della Resurrezione. Il primo segno tracciato su di noi al momento del Battesimo, l’ultimo quando tutto sarà finito. Siamo nati in esso e moriremo in esso. Con questo gesto, evochiamo i due misteri principali della fede: con le parole esprimiamo l’unità e trinità di Dio; con la figura della Croce l’incarnazione, passione, morte e resurrezione di nostro Signore Gesù Cristo. È un segno che abbraccia tutta la persona: dalla fronte al petto, dalla spalla sinistra a quella destra. Toccando la fronte ci impegniamo a pensare come Cristo; toccando il petto ad amare come Lui; toccando le spalle ad agire come Lui. Quando ci segniamo con il Segno di Croce ci lasciamo avvolgere dall’Amore di Cristo e rispondiamo a questo Amore. Facciamolo quindi bene: non affrettato, rattrappito, ma lento… ampio… poichè avvolge tutto, corpo e anima. Ci consacra, ci santifica. Quando ci segniamo ci poniamo sotto la protezione della Croce, la teniamo davanti a noi come uno scudo che ci protegge e ci dà il coraggio di andare avanti. A Messa terminata, la porteremo per le strade della vita, a dimostrazione che la Messa non finisce mai. E ora… Silenzio… Ascoltiamo il celebrante….
Roberta P.
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