E SE… TRATTASSIMO LA BIBBIA COME IL TELEFONO CELLULARE?
Cosa succederebbe se trattassimo la Bibbia come trattiamo il nostro telefono cellulare? Se la portassimo sempre con noi, o almeno il piccolo Vangelo tascabile, cosa succederebbe?; se tornassimo indietro quando la dimentichiamo: ‘tu ti dimentichi il telefono cellulare – oh!, non ce l’ho, torno indietro a cercarlo’; se la aprissimo diverse volte al giorno; se leggessimo i messaggi di Dio contenuti nella Bibbia come leggiamo i messaggi del telefonino, cosa succederebbe?”. È la domanda che Papa Francesco, affacciato alla finestra dell’Angelus, ha rivolto a tutti noi. Chiaramente il paragone è paradossale, ma fa riflettere. In effetti, se avessimo la Parola di Dio sempre nel cuore “nessuna tentazione potrebbe allontanarci da Dio” e “nessun ostacolo ci potrebbe far deviare dalla strada del bene”; sapremmo vincere le quotidiane suggestioni del male “che è in noi e fuori di noi”; ci troveremmo più capaci di vivere “una vita risuscitata secondo lo Spirito”, accogliendo e amando i nostri fratelli, specialmente quelli più deboli e bisognosi, e anche i nostri nemici. “Durante i quaranta giorni della Quaresima – ha proseguito il Santo Padre – come cristiani siamo invitati a seguire le orme di Gesù e affrontare il combattimento spirituale contro il Maligno con la forza della Parola di Dio. Non con la nostra parola, non serve. La Parola di Dio: quella ha la forza per sconfiggere Satana. Per questo bisogna prendere confidenza con la Bibbia: leggerla spesso, meditarla, assimilarla. La Bibbia contiene la Parola di Dio, che è sempre attuale ed efficace”.
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Alessandro Ginotta – da La Voce e il Tempo 05/03/2017