“Senza fissa dimora, NON senza diritti” è il principio che ispira l’attività dell’Avvocato di strada. Ci rechiamo, a turno ed ogni 15 giorni, in alcuni dei Dormitori dove la nostra presenza è richiesta. Ascoltiamo, sempre, comunque ed in primo luogo, chi ci si accosta, e tentiamo di “ricucire” i brandelli di vita – a volte sanguinolenti che ci vengono prospettati.
Primo luogo comune da sfatare: chi vive in strada NON È un criminale. Anche se avesse commesso dei reati (esattamente come chi vive “in casa”), può essere finito a vivere su un cartone per mille e più vicende avverse della vita. Secondo luogo: ritengo che si debba in primis “ascoltare”, tenendo presente che spesso chi si presenta allo sportello è una persona provata, anche fragile, a cui si deve il massimo rispetto. Non sempre il caso è risolvibile giuridicamente (se lo è, la nostra attività è completamente gratuita); in ogni caso abbiamo ASCOLTATO chi, di solito, voce non ha. E anche imparato dai nostri “clienti”: soprattutto la volontà di
andare avanti, nonostante tutto e tutti, e nonostante il “niente” che si ha tra le mani.
Donatella