Abbiamo pensato di riflettere, come suggerito nella lettera per la giornata del Povero da Papa Francesco,
sulla povertà, sul nostro rapporto con la povertà e su come le nostre scelte possano influenzare la vita dei
poveri.
Per fare ciò abbiamo pensato ad un gioco di carte: Famiglia.
Con il gioco si possono passare contenuti importanti in maniera semplice e divertente e giocare in famiglia,
oltre a costituire un momento ludico che unisce, può aumentare la sensibilità di tutti i parrocchiani.
Si gioca in quattro: se siete in quattro potrete ringraziare per avere già tutto ciò che vi serve; se siete meno
di quattro potrete provare ciò che provano le famiglie nel bisogno andando a “mendicare” altri giocatori; se
siete più di quattro potrete vivere la sensazione del non avere abbastanza risorse per tutti.
Si gioca nel modo tradizionale, distribuendo tutte le carte tra i 4 giocatori che avranno quindi un mazzetto
con pari numero di carte.
Il primo giocatore pesca dal secondo una carta a scelta; poi è il turno del secondo che pesca dal terzo; poi
del terzo che pesca dal quarto ed infine del quarto che pesca dal primo; si continua così fino a quando un
giocatore non dichiara di avere nel proprio mazzo tutte le carte di uno stesso seme (e avere quindi vinto!)
Sulle carte abbiamo pensato di scrivere frasi/situazioni che abbiamo sentito/vissuto nel nostro servizio e un
breve pensiero che possa far riflettere a partire da un tema che riguarda tutti poveri e non poveri, ma con
ricadute diverse: l’abbigliamento.
Le carte sono divise in 4 diversi “semi”: denari, cuori, fiori, picche
Quelle con i denari fanno riflettere su quanto nella nostra vita diamo importanza al denaro, quelle con i
cuori ci invitano ad agire con il cuore, quelle con i fiori rappresentano buone pratiche che possono
“sbocciare” ed infine quelle di picche ci fanno riflettere su quanto il nostro essere/agire possa ostacolare il
Regno di Dio.
Buon gioco e… Buona giornata del povero!!