Il brano di Luca (2,1-20) che narra la Natività ha suscitato le seguenti riflessioni: C’È POSTO PER GESU’ NELLA MIA VITA?- Sì, è mio amico da sempre- Per lasciare posto a lui dobbiamo lasciare posto agli altri, nei quali lo riconosciamo- Ancora oggi “non c’è posto per loro nell’albergo”(Lc.2,7) QUALI SEGNI MI STA OFFRENDO DIO DELLA SUA PRESENZA?- Sono qua, a quest’incontro, che è già un segno.- I segni ci sono (nella propria giornata e nella vita dei figli, a loro volta dono per noi…) ma non riusciamo a vederli causa la fretta in cui viviamo- La Sua presenza, forte, è come un abbraccio; Dio è seduto in mezzo a noi, da lui ci aspettiamo sempre qualcosa di eclatante, mentre i segni possono essere nelle piccole cose- “Se non torneremo come bimbi non entreremo nel Regno dei cieli”: prendiamo esempio dai bimbi/figli, che sono capaci perfino di farci pregare- L’evento della nascita di Gesù è accaduto quando il mondo era immerso in altri affanni, l’imperatore voleva misurare la propria potenza; simbolicamente Gesù, la luce, nasce in un periodo buio e quasi nessuno coglie questo fondamentale segno della presenza di Dio QUANTO CARATTERIZZANO LA MIA VITA I DONI (GIOIA/PACE) CHE DIO CI HA PORTATO?- Gesù è modello da seguire anche in famiglia, perchè dovremmo portare pace a cominciare da chi ci è vicino. Chiediamoci sempre che cosa farebbe lui al nostro posto- Il cristiano dovrebbe trasmettere pace e gioia ed ispirare letizia non solo in Chiesa ma anche fuori- Non possiamo aspettarci dagli altri quello che per primi noi non diamo- Dio ci tiene sempre in movimento.
Donatella