Dopo la lettura che precede il Vangelo, si canta l’Alleluia, espressione ebraica che signi-fica “Lodate Dio”. Tale acclamazione costituisce un rito con il quale l’assemblea dei fedeli accogliere saluta il Signore che sta per parlare nel Vangelo e con il canto manifesta la propria fede. Vienecantato da tutti stando in piedi e in qualsiasi periodo dell’anno, tranne che in Quaresima, quando,in sostituzione dell’Alleluia, si canta il versetto posto nel Lezionario prima del Vangelo.I Vangelisono scritti di carattere narrativo che raccontano la vita, la passione, la morte e laresurrezione di Gesù di Nazareth, la base su cui si fonda il cristianesimo. “Vangelo” derivadalla parola greca “eu anghélion”, significa letteralmente “lieto annunzio”, “buona novella”.Il “lieto annunzio” è la salvezza e l’avvento del Regno di Dio. Alcuni Vangeli, diffusi nei primi secoli di vita della comunità cristiana, sono andati persi, di-venendo noti solo per la citazione della loro esistenza in opere successive alla loro composizione.I Vangeli sopravvissuti fino ai nostri giorni sono quattro: Matteo, Marco, Luca, Giovanni esono considerati canonici dalla religione cristiana, gli altri sono detti “Vangeli apocrifi”.Il Vangelo, lettura più importante dell’intera celebrazione della messa, viene letto dal sacer-dote o dal diacono.Noi tutti, ascoltando lo stesso messaggio attraverso il Vangelo, diventiamo “una cosa sola conCristo” perché la Parola “unifica”
Ersilia