Le proposte dei nostri attuali inarrivabili governanti non finiscono mai di stupire. L’ultima, ma non sarà sicuramente l’ultima, è quella di abolire, dai documenti ufficiali, le parole “padre e madre” sostituendole con “genitore 1” e “genitore 2”. La lodevole iniziativa servirebbe per difendere da ignobili speculazioni la privacy dei bambini. Pur trovando giusta e interessante la proposta, mi sorgono alcune domande a cui i suddetti governati avranno sicuramente esaurienti risposte. La prima: nel caso in cui (molto improbabile) il “genitore 1” e il “genitore 2” siano due uomini, chi sarà comunque il padre biologico o lo saranno tutti e due? E se così fosse, per essere padri entrambi, avranno tagliato a metà lo spermatozoo? Analogamente, se fossero
due donne, ad essere tagliato sarà l’ovulo? Per me sono grandi dilemmi, ma oramai la bioingegneria fa miracoli. Veniamo alla seconda domanda: sempre per la privacy, i figli saranno chiamati “discendente 1” e “discendente 2” e via dicendo, nel caso la prole fosse numerosa, naturalmente senza mai specificarne il sesso. Ma la domanda si allarga: come chiameranno i fratelli? Qui la cosa diventa più complicata: “consanguineo 1” e “consanguineo 2”, no, perché non si sa se arrivano dallo stesso ceppo; forse si potrebbero chiamare “molto più che amico1” e “molto più che amico2”, oppure “coabitante 1” e “coabitante 2”. E come si potrebbero chiamare marito e moglie? Io proporrei “coniuge 1” e “coniuge 2”, si creerebbero situazioni, oltre
che paradossali, anche comiche, per esempio durante un ricevimento quando si fanno le presentazioni “coniuge 1” rivolgendosi al maresciallo in pensione: «Permette? Le presento il mio coniuge 2», il che potrebbe anche indurre l’interlocutore a pensare: “Ma quanti coniugi ha questo qui?” Sì, forse ho esagerato un tantino, ma guardate che la tendenza è questa; oramai con la scusa della difesa della privacy si raggiungono punte di idiozia mai viste!
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Gattonero