Sempre sul tema del pelagianesimo, cioè la dottrina eretica che sostiene che la volontà dell’essere umano è da sola in grado di scegliere ed attuare il bene, a prescindere dalla grazia divina, il papa si sofferma a descriverne le sue caratteristiche attuali. “Ci sono ancora dei cristiani che si impegnano nel seguire un’altra strada: quella della giustificazione mediante le proprie forze, quella dell’adorazione della volontà umana e della propria capacità, che si traduce in un autocompiacimento egocentrico ed elitario privo del vero amore. Si manifesta in molti atteggiamenti apparentemente diversi tra loro: l’ossessione per la legge, il fascino di esibire conquiste sociali e politiche, l’ostentazione nella cura della liturgia, della dottrina e del prestigio della Chiesa, la vanagloria legata alla gestione di faccende pratiche, l’attrazione per le dinamiche di auto-aiuto e di realizzazione autoreferenziale. In questo alcuni cristiani spendono le loro energie e il loro tempo, invece di lasciarsi condurre dallo Spirito sulla via dell’amore, invece di appassionarsi per comunicare la bellezza e la gioia del Vangelo e di cercare i lontani nelle immense moltitudini assetate di Cristo” (GE 57). Purtroppo non ci è difficile prendere atto di questa situazione anche solo sfogliando i giornali e, quello che ci rammarica di più, è il dover constatare che anche la chiesa gerarchica non è esentata da questa tentazione. Preghiamo perché lo Spirito ci aiuti nel cammino di santificazione che il papa auspica.
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CB